OPERE, TEMI, ARTISTI. COSTRUIAMO UNA MOSTRA VIRTUALE – Giuseppe Capogrossi, litografia, 1954
Museo della Grafica di Pisa (Palazzo Lanfranchi) 15 Giugno 2020Giuseppe Capogrossi, litografia, 1954
Nel giugno del 2007 si inaugurava nei prestigiosi ambienti di Palazzo Lanfranchi, per comune volontà di Università di Pisa e di Comune di Pisa, il Museo della Grafica. Le collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe dell’Università – raccolta di grafica sorta nel 1957 per iniziativa di Carlo Ludovico Ragghianti – trovavano così, dopo decenni di collocazioni provvisorie e chiuse al pubblico, una sede prestigiosa nella quale le opere divenivano finalmente fruibili e consultabili. Si scelse di dedicare la mostra di apertura del Museo alla figura di Giulio Carlo Argan. Ci piace oggi, a tredici anni di distanza, condividere l’immagine che di quella mostra – curata da Luigi Ficacci e Alessandro Tosi e intitolata “Segni multipli” – costituì il manifesto: la litografia di Giuseppe Capogrossi pubblicata a Venezia nel 1954 per le Edizioni del Cavallino, che evocava la riflessione – cui Argan rivolse attenzione assidua nel corso degli anni – sul sistema segnico dell’artista e che delle molteplici voci rappresentate in quel percorso espositivo diventava emblematica espressione.
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Rivedi qui le opere pubblicate nelle settimane precedenti:
Tono Zancanaro, Paolo e Francesca (Inferno, V), litografia su cartoncino bianco, 1966
“I fichi di Dante” di Antonio Possenti, opera raccontata da Maria Cristina Cabani
Paolo Lapi, In campagna, acquaforte, 1979
Furio de Denaro, Autoritratto, bulino, 1985 – Autoritratto, bulino, 1992
Franco Anichini, Santa Maria della Spina, acquaforte, 2012
Almina Dovati Fusi, Sovrapposizione n. 2, acquaforte, opera raccontata da Lucia Tongiorgi Tomasi
Fabrizio Pizzanelli, Alla stazione di San Frediano, acquaforte, 1992
Félix Bracquemond, La Terrazza, acquaforte, 1876, opera raccontata da Daniela Grassellini