RIVIVI LE MOSTRE – A spasso lungo l’Arno. Redingote, cilindri e trine nella Pisa dell’Ottocento, Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi, Pisa, 8 dicembre 2012 – 2 aprile 2013
Museo della Grafica di Pisa (Palazzo Lanfranchi) 17 Giugno 2020A spasso lungo l’Arno. Redingote, cilindri e trine nella Pisa dell’Ottocento, Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi, Pisa, 8 dicembre 2012 – 2 aprile 2013
Sabato 8 dicembre 2012 il Museo della Grafica (Palazzo Lanfranchi, Lungarno Galilei 9, Pisa) inaugurava la mostra A spasso lungo l’Arno. Redingote, cilindri e trine nella Pisa dell’Ottocento. L’esposizione, curata da Alessandro Panajia e Stefano Renzoni, presentava un inedito e affascinante nucleo di disegni che ha consentito di ricostruire l’intreccio delle personalità della società colta e cosmopolita che si avvicendarono nelle amicizie della contessa pisana Maddalena Serristori Agostini Venerosi della Seta e del marito Andrea. Il tutto in una cornice unica anche grazie al fondamentale contributo della Fondazione Cerratelli che ha messo a disposizione gli abiti per l’allestimento.
Le raccolte di disegni, databili dal 1846 al 1851/2, rientrano nel genere degli “album amicorum”, diffusi negli ambienti aristocratici ottocenteschi, specialmente fra le dame per raccogliere souvenirs e fissare nella memoria visite e incontri. Gli schizzi di Maddalena assolvono questo compito attraverso la via della caricatura e della satira. Gli ospiti di palazzo della Seta sono fermati sulla carta con un pennello beffardo ma capace, nella deformazione dei tratti, di perspicaci accenti introspettivi: ne emerge un vero e proprio spaccato della società granducale e italiana di metà dell’Ottocento e nel contempo riaffiora alla memoria una galleria variegata di personaggi che vissero a Pisa, spesso da protagonisti, alla vigilia dello Stato Unitario.
Accanto ai disegni di Maddalena Serristori, erano presenti in mostra anche alcuni album di Francesco Ruschi (1807-1875), esponente di una famiglia pisana di antica nobiltà ghibellina. In questo caso i disegni hanno costituito una sorta di storia domestica a fumetti che testimoniava lo stile di vita dell’aristocrazia toscana dell’Ottocento scandita da riunioni di famiglia, soggiorni nelle proprietà terriere, teatro, cure termali a Montecatini e “bagnature” viareggine al bagno Nettuno.
Didascalie delle immagini
- Sullo sfondo della piazza del Duomo e della torre pendente è ritratto un gruppo di personaggi del beau monde pisano che agli occhi dell’autore personificavano: La Beltà, il Senno, il Valore, la Sapienza e la Sfortuna. Purtroppo non è possibile attribuire un nome ai personaggi. Album appartenuto a Maddalena Serristori Agostini Venerosi della Seta, 1851-1853. Milano, Collezione privata
- La principessa, protagonista di questa vignetta può identificarsi nella pisana Luisa Scotto (1806 – 1888), moglie di don Andrea Corsini (1804-1868), principe di Sismano e duca di Casigliano. Luisa Scotto Corsini era nota in città per i suoi stretti rapporti con la Curia pisana ed era definita dalla stampa locale pia e benemerita. Il professor Martolini, citato nella vignetta, era il livornese Guglielmo (1810-1885), supplente alla cattedra di Trigonometria e Geometria descrittiva dell’Ateneo pisano e, in seguito, professore di Architettura. Fu uno dei primi ad arruolarsi nel Battaglione Universitario toscano. Album di Francesco Ruschi (1865). Milano, Archivio privato
- Questa caricatura vede ritratti il piccolo Eugenio Ruschi ed il padre Francesco, ma la vera protagonista è l’assente Madame d’Hogguer, che rispondeva al nome di Frederica de Courcy, moglie del barone Paul William d’Hogguer (1809-1870). I coniugi d’Hogguer presero stabile dimora a Pisa poiché il barone Paul William, ex militare dell’esercito olandese, era di salute malferma. In questa caricatura Francesco Ruschi, per indicare gli stivali, usa il termine “sorbettiere” che, popolarmente, venivano paragonati ai profondi recipienti in cui si manipolavano i gelati. Album di Francesco Ruschi (1856). Milano, Archivio Privato
- Un salto dalla Torre
- Frédéric-Claude-Aymar, marchese de La Tour du Pin e di Gouvernet (1806-1867), ufficiale di stato maggiore nelle armate reali dei Borbone, fu legittimista ed ebbe un ruolo determinante nel movimento insurrezionale in Vandea nel 1831. Alla morte del padre (Losanna 1837) accompagnò la madre in Italia e si stabilì con lei a Pisa. Frédéric-Claude-Aymar, poco dopo la morte della madre, rientrò in Francia. Album appartenuto a Maddalena Serristori Agostini Venerosi della Seta, 1851-1853. Milano, Collezione privata
- Ritratto / caricatura di Giovanni Rosini, contenuto nell’album appartenuto a Maddalena Serristori Agostini Venerosi della Seta. Giovanni Rosini (1776-1855) fu docente di Eloquenza (retorica e letteratura italiana) all’Università di Pisa dal 1809 al 1849. Fu tra i principali esponenti della cultura umanistica pisana del primo Ottocento. Nella caricatura contenuta nell’album appartenuto a Maddalena Serristori Agostini Venerosi della Seta, Giovanni Rosini è ritratto alla maniera con cui nell’Ottocento venivano fasciati i neonati. Il suo corpo è avvolto in fasce ornate da fregi artistici (forse un’allusione agli studi del Rosini sulla pittura italiana o alla carica di Presidente dell’Accademia di Belle Arti pisana), mentre alla base sono riportati i titoli di alcune delle sue più note opere. Dal collo dell’ambiziosissimo enfant terrible della società pisana dell’Ottocento cala sul petto, come un ciuccio, un medaglione con l’insegna di appartenenza all’Ordine di San Giuseppe. Album appartenuto a Maddalena Serristori Agostini Venerosi della Seta, 1851-1853. Milano, Collezione privato
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Rivivi qui le mostre pubblicate nelle settimane precedenti:
“Balene”, Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi, 18 dicembre 2015 – 20 marzo 2016