L’occhio della scienza: un secolo di fotografia scientifica in Italia
Museo della Grafica di Pisa (Palazzo Lanfranchi) 12 Novembre 2022 - 19 Marzo 2023L’OCCHIO DELLA SCIENZA
UN SECOLO DI FOTOGRAFIA SCIENTIFICA IN ITALIA
(1839-1939)
a cura di Claudia Addabbo e Stefano Casati
12 novembre 2022 – 26 febbraio 19 marzo 2023
Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi, Pisa
Il 1839 segna la nascita della fotografia e l’inizio di un rapporto stretto e complesso fra il nuovo strumento e la pratica scientifica: la macchina fotografica diviene una risorsa fondamentale per la ricerca, la documentazione e la divulgazione delle scienze. Dal racconto tramite disegni si passa alla cattura dell’immagine ‘reale’ grazie al mezzo fotografico, in un continuo miglioramento tecnico e scientifico.
L’occhio della scienza, un progetto sviluppato dal Museo Galileo e dal Museo della Grafica, si propone di illustrare questa fondamentale svolta culturale e scientifica con due mostre allestite, nelle stesse date, a Pisa e a Firenze:
- L’occhio della scienza: Un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)
Pisa, Museo della Grafica - L’occhio della scienza: Giorgio Roster e Odoardo Beccari, esploratori di luoghi e immagini
Firenze, Museo Stibbert
Le due mostre, curate da Claudia Addabbo e Stefano Casati, sono organizzate dal Museo Galileo, dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze, dal Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa, dalla Fondazione Alinari per la Fotografia e dal Museo Stibbert.
La mostra pisana dal titolo “L’occhio della scienza: un secolo di fotografia scientifica in Italia (1839-1939)”, è ospitata al Museo della Grafica a Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galileo Galilei 9), ed è articolata in quattro sezioni – “Umano”, “Vivente”, “Terra”, “Cielo” – per illustrare le applicazioni della fotografia nei vari ambiti disciplinari in Italia. In esposizione 228 stampe digitali dagli originali, tra i quali molti inediti, per oltre un centinaio di autori.
La sezione “Umano” sottolinea il contributo della fotografia all’indagine sull’uomo da diverse prospettive (antropologica, etnologica, medica, psichiatrica, giudiziaria); “Vivente” rivela invece il suo grande apporto agli studi botanici e zoologici; “Terra” racconta come la fotografia abbia svolto un ruolo fondamentale sia nella ricerca e documentazione archeologica che negli studi geologici e vulcanologici; “Cielo”, infine, mostra quanto e come la fotografia abbia contribuito all’indagine e alle scoperte astronomiche.
Oltre alle quattro sezioni, la mostra dedica approfondimenti ad alcuni aspetti trasversali (“Strumenti scientifici”) e a un personaggio rappresentativo (“Francesco Negri, fotografo e scienziato”).
Fino al 26 febbraio 2023, ad arricchire il percorso espositivo è stata allestita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia una apposita postazione per accedere al portale Atlante delle fonti visive dei terremoti italiani, che raccoglie migliaia di documenti di svariate tipologie (incisioni, dipinti, fotografie, documentari cinematografici, ecc.), dal XIX al XX secolo.
Il portale è frutto degli studi portati avanti in oltre tre decenni dal Gruppo di lavoro del Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (INGV-CFTI).
Sito della mostra (in italiano e in inglese)
Corredato da una biblioteca digitale, consente l’accesso a un gran numero di immagini raccolte per la realizzazione del progetto.
Catalogo della mostra
L’occhio della Scienza, a cura di Claudia Addabbo, Stefano Casati, 2022, ETS.
- Martedì – domenica: 10:00 – 19:00
- Lunedì chiuso
- Intero 5,00 €
- Ridotto 3,00 €